Publié le 10 décembre 2018–Mis à jour le 10 décembre 2018
Roma, Aracne, 2017, 172 p.
All’intersezione tra l’universale e il particolare, l’opera di Giorgio Bassani occupa un peculiarissimo orizzonte nella letteratura italiana contemporanea. La sua tematica fondamentale illustra il quesito della definizione di tale produzione romanzesca in quanto letteratura italiana di ispirazione ebraica oppure letteratura ebraica italiana. Il prisma scelto dall’autore impone al lettore un protocollo preciso di lettura, una sorta di palinsesto interpretativo e culturale imperniato sulla minoranza ebraica. Tale unicità strutturale e tematica sfocia nel panorama intimo e simultaneamente storico sociale delle specificità comunitarie dell’ebraismo italico in un frangente politico drammatico tra gli anni del fascismo e delle leggi razziali e la Seconda Guerra mondiale. Di fronte alla minaccia dell’eccidio programmato della Shoah s’impone quindi al Bassani la prospettiva morale della salvaguardia di una memoria atavica sull’orlo del precipizio in ogni sua manifestazione esistenziale. La prospettiva memoriale e storica bassaniana si spande allora dalle rive della concretezza dell’esistenza quotidiana della sua Comunità di appartenenza, a livello prosaico quanto spirituale, ai lidi delle radici plurisecolari che ne definiscono l’unicità, in una amplificazione nel tempo e nello spazio inerente a tale ispirazione come sempre accade a chi sprofonda in argomenti radicati nella storia e nella coscienza minoritaria del popolo ebraico.
2017 – 172 pages – Format : 14×21 cm isbn : 978-88-255-0613-6 – Prix : 12€ Langue : italien